I PREDONI DEL SAHARA
avete paura, è vero?" "No, signore, ve lo giuro. Mi rincresce per voi ... e per mia sorella," disse il giovane con un sospiro. "Ah! Voi avete una
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l'assicuro." "Io la mia parte, voi quella di mia sorella. Vi conviene, marchese?" "Tacete e fermiamoci qui, per ora." Ben prese la destra del marchese e
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ricompensarti generosamente; se tu cercherai di tradirmi, non ti risparmierò." "La mia testa risponderà della mia fedeltà, signore. L'ho giurato sul
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Ben. "Si vendicheranno su di lui." "Andiamo da mia sorella, marchese. Vedremo poi cosa potremo tentare per strapparlo ai kissuri del sultano. "L'oro non
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." "Ho la mia carabina e la rivoltella." Esther rientrò nella sua stanza, si annodò rapidamente i capelli, indossò il giubbetto ricamato, si gettò
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duar, sarai per me un fratello; mia madre sarà anche la tua, e mia moglie ti sarà sorella". "O mio benefattore", rispose il giovane guerriero, "ove
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imparato ad apprezzarvi e ad ammirarvi e credo che nessun'altra donna potrebbe diventare, meglio di voi, la compagna della mia vita." Aveva appena
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prudenza, signore," disse l'arabo. "Io non avevo pensato a questo pericolo." "Venite a casa mia: vi darò nuove vesti e vi tingerò la faccia e le mani in modo
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tradisce la vostra origine francese." "Forse conoscete la mia lingua natia?" chiese il marchese, con stupore. "Sono stato parecchi anni in Algeria
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grazioso del secondo. "Mia sorella Esther," disse Ben Nartico, presentandola al marchese, il quale pareva fosse rimasto affascinato dal fulgore di quegli
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farò mai!" "Rimarrò qui finché avrete trovato mio fratello e Rocco. Col loro aiuto e colle corde dei cammelli potrò uscire." "E se durante la mia assenza
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formidabili fulminò altri due uomini. "Bravo Rocco!" esclamò il giovane dai baffi neri. "Tu vali meglio della mia rivoltella." Dinanzi a quell'inaspettata
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sparire entro una spaccatura che prima non aveva osservato. "Ah! Si è rintanata," esclamò. "Ti scoveremo più tardi, mia cara." Certo ormai di tenerla in
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?" domandò il vizir, volgendosi verso Rocco. "La mia patria si trova al di là del mare, ma le sue isole guardano l'Africa e le sue artiglierie hanno
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ci ha fatto incontrare." "Voi rimanete qui," disse il vecchio. "La mia casa è a vostra disposizione, i miei servi, che sono fedelissimi, sono ai
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. La mia carabina ha una portata straordinaria e prima che quei bricconi si avvicinino, ne abbatterò parecchi." Il marchese e Ben aprirono tosto un
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El-Melah con voce rauca e facendogli balenare dinanzi al petto la punta del pugnale. "Se mandi un grido t'uccido." "Uccidimi ... ma risparmia la mia
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questi uomini io sarei a quest'ora morto e la mia testa avrebbe servito di cibo agli avvoltoi." "Quello non è riconoscente," disse il Tuareg
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l'ebreo, "e quando giungeremo nel Marocco lo compenserò come si merita. Senza di lui, forse mia sorella si troverebbe nell'harem del sultano." "E non
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." "E per gli ulivi, che cosa fanno?" chiese Rocco. "Ve ne sono molti nella mia isola che non danno frutti." "Si forano introducendovi un mezzo mitcal
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poteva più frenarsi. "Ecco la mia risposta!" Con un rapido gesto aveva alzato il fucile, mirando il capo. Già il colpo stava per partire quando El
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montare i mehari?" "Sì, avendoli usati nella campagna della Cabilia." "Incaricatevi di mia sorella, io penserò a Rocco." "Sarò un protettore fidato
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, marchese; e poi non potete privare gli altri per me." "Chi m'impedirà di dare a voi la mia parte? Posso disporne a mio piacere senza che nessuno abbia a
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signor di Sartena. Che mentre voi vi occupavate della casa, io mi sono occupato del colonnello. Non avete notato la mia assenza?" "No, El-Melati." "Domani
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suoi rapitori. "Ah! Mia povera sorella!" singhiozzò Ben. "Rallegriamoci di averla trovata," disse il marchese. "Temevo che quel maledetto negro ci
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Esther. "Se non avessero avuto paura della mia carabina e del fucile di El-Haggar, non sarebbero forse più con noi." "Ed anche El-Haggar mi pare
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